“C’È NEL MIO CUORE COME UN FUOCO ARDENTE, CHIUSO NELLE MIE OSSA; MI SFORZO DI CONTENERLO, MA NON POSSO” (Geremia 20:9).
Nei Vangeli si legge di un sordo guarito da Gesù: “Condussero da lui un sordo che parlava a stento; e lo pregarono che gli imponesse le mani. Egli lo condusse fuori dalla folla, in disparte, gli mise le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; poi, alzando gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: «Effatà!» che vuol dire: «Apriti!» E gli si aprirono gli orecchi; e subito gli si sciolse la lingua e parlava bene. Gesù ordinò loro di non parlarne a nessuno; ma più lo vietava loro e più lo divulgavano; ed erano pieni di stupore e dicevano: «Egli ha fatto ogni cosa bene; i sordi li fa udire, e i muti li fa parlare» (Marco 7:32-37). Questi uomini non potevano fare a meno di parlare di Gesù della Sua opera, della Sua gloria.
Lo stesso sentimento anima ogni sincero credente “nato di nuovo”. Non può NON parlare di quello che Gesù ha fatto nella Sua vita, nella sua casa, NON può rimanere in silenzio, “ha un fuoco dentro di se che non può contenere”.
Ora è più semplice comprendere l’espressione dell’apostolo Paolo: “Infatti, se io predico l’evangelo, non ho nulla da gloriarmi, poichè è una necessità che mi è imposta; e guai a me se non predico l’evangelo! Se perciò lo faccio volontariamente, ne ho ricompensa; ma se lo faccio contro voglia, rimane sempre un incarico che mi è stato affidato” (I Corinzi 9:16-17).
Parlare di Gesù è il più nobile incarico che il credente ha nei riguardi del suo prossimo. Del resto lo scopo principale del ministero di Gesù quando era sulla terra è stato la conquista di anime!
Noi salvati, condividendo la Sua missione, dobbiamo dedicarci con la stessa passione a questo importante compito. L’evangelizzazione non è una tecnica pubblicitaria, ma è piuttosto frutto di un processo spirituale. Il credente non deve essere un abile propagandista; limitare l’opera di evangelizzazione a una semplice attività umana di carattere commerciale significa abbassare Cristo al piano materiale e temporale. Cercare di presentare Cristo come si farebbe con un qualsiasi articolo commerciale, ridicolizza l’attività primaria della Chiesa.
La vera opera di testimonianza è un’impresa essenzialmente spirituale, che è impossibile all’uomo naturale, ma che è naturale per l’uomo spirituale.
L’obiettivo principale di Radio Evangelo e dei programmi televisivi cristiani, è annunciare la grazia di Cristo a tutti.
Le trasmissioni radio e TV, via cavo, o attraverso il satellite, continuano ad avere questo unico obiettivo: “Predicare Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio” (I Corinzi 1:24), cercando anche in questo modo di ubbidire al mandato di Gesù: “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato” (Marco 16:15). Gli ostacoli non mancano e per questo chiediamo a tutti voi di pregare per noi, affinché il messaggio della salvezza possa raggiungere tante persone e tanti cuori aprirsi alla Sua presenza riconoscendo Gesù Quale loro personale Salvatore e Signore.
Per il comitato RadioTV
CARMINE LAMANNA
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